Indice dei contenuti
ToggleLi abbiamo contattati perché hanno siglato un accordo di collaborazione con Everweed, nell’ambito del PSR regionale 2014/2020 (Programma di Sviluppo Rurale) che coinvolge anche Unicam ( Università di Camerino) nella quale svolgono l’attività di docenti-ricercatori presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute.
Il nostro obiettivo era quello di presentarveli e di capire meglio in cosa consiste il loro lavoro di ricerca e a quali benefici può portare la loro collaborazione con una giovane azienda agricola del territorio come Everweed.
Il nostro gruppo di ricerca è formato principalmente dal Prof. Filippo Maggi, botanico farmaceutico, esperto nella caratterizzazione di oli essenziali da piante aromatiche e medicinali e dal Prof. Riccardo Petrelli, chimico farmaceutico, esperto nella caratterizzazione chimica di sostanze organiche di origine naturale. Svolgiamo attività di docenti-ricercatori presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam. Il nostro gruppo vanta un’esperienza pluriannuale nell’estrazione e caratterizzazione chimica di oli essenziali, con all’attivo più di 300 pubblicazioni scientifiche in materia, e nello sviluppo di formulati a base di oli essenziali da impiegare come biopesticidi a basso impatto ambientale.
Il gruppo vanta la partecipazione a due progetti attinenti a ricerche applicate in agricoltura biologica sulla canapa industriale, dal titolo Valutazione di biopesticidi ottenuti da prodotti di scarto della canapa e valutazione della tossicità per l’operatore e Estrazione e purificazione del cannabidiolo dalla canapa industriale per il miglioramento della redditività della coltura. Inoltre stiamo lavorando anche ad un Progetto di Ricerca di Ateneo 2018 dal titolo Cannabis sativa by-products as a source of repellents and insecticides. Hemp derivatives-based new formulations for effective, safe and eco-friendly applications in human health and agriculture. Il gruppo collabora con l’azienda agrochimica SIPCAM ITALIA S.p.A. per lo sviluppo di formulati insetticidi a base di oli essenziali e di miscele sfruttabili nell’ambiente e applicabili in agricoltura, e con l’azienda INDENA S.p.A. per analisi di fitoestratti di valore nutraceutico da piante officinali e aromatiche.
La canapa fa parte del patrimonio agrario italiano e fino al secondo dopoguerra l’Italia era uno dei principali produttori a livello mondiale. Dopo un lungo periodo di oblio il mercato mondiale della canapa ha radicalmente cambiato volto, in seguito alla conferma del valore salutistico e terapeutico dei vari cannabinoidi, a partire dal (CBD) Cannabidiolo . Il mercato mondiale del CBD, come più in generale il mercato della canapa industriale negli ultimi anni sta crescendo a un ritmo del 35-40%. Ciò costituisce una grande opportunità per tutti gli operatori della filiera al fine di poter sfruttare le sue potenzialità nei più svariati settori merceologici. In particolare, i vari progetti in corso sulla canapa hanno l’obiettivo, da un lato di fornire evidenze scientifiche per un utilizzo di prodotti, ad oggi non utilizzati, quali l’olio essenziale ed estratti acquosi nei settori della nutraceutica, cosmetica e in agricoltura, dall’altro di fornire all’azienda agricola il know how necessario per ottimizzare il processo di trasformazione della canapa in modo da poter arrivare a prodotti di grado farmaceutico. Attualmente sono in corso studi sull’attività biopesticida dell’olio essenziale, allo scopo di combattere insetti nocivi per le piante e sono stati pubblicati tre articoli scientifici su riviste scientifiche internazionali.
La collaborazione nasce nell’ambito del PSR regionale 2014/2020 e ha il fine di caratterizzare da un punto di vista chimico e biologico le diverse varietà colturali dell’azienda e metterne in luce eventuali peculiarità. In particolare, verrà studiata la frazione volatile terpenica responsabile dell’impatto olfattivo delle diverse varietà. Questa collaborazione ci dà la possibilità, da un lato di proseguire il processo di acquisizione dei dati scientifici sulla variabilità fitochimica della canapa, e dall’altro di pervenire in futuro allo sviluppo di un biopesticida basato sui derivati della canapa.
Noi crediamo che l’Università svolga il ruolo di volano per l’economia del territorio, specie nelle aree marginali montane a rischio di spopolamento, come la nostra, attraverso iniziative che promuovano la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico.
A nostro avviso la ricerca scientifica non viene ostacolata dall’impianto normativo in vigore; al contrario i risultati scientifici ottenuti possono fornire nuovi spunti per colmare le lacune legislative esistenti.
La canapa è una coltura che vanta una tradizione secolare nel nostro Paese, il quale fino alla metà del Novecento era il maggior produttore comunitario e il secondo a livello mondiale. È utilizzata in tutto il mondo sia come fonte di medicamenti che di materiale funzionale in vari settori merceologici quali tessile, cartario, zootecnico, chimico, alimentare, cosmetico, bioedilizia, biocarburanti e bioplastiche. La canapa è considerata una coltura eco-friendly, grazie alla sua capacità di sequestrare CO2 dall’atmosfera (quattro volte superiore rispetto agli alberi) e metalli pesanti, di arricchire il suolo in carbonio organico e può essere impiegata anche per la fitodepurazione essendo in grado di assorbire pesticidi dal terreno. Inoltre, essa richiede un ridotto utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari che la rendono molto adatta per l’agricoltura sostenibile. Infine, la canapa potrebbe diventare una coltura da rinnovo importante, da inserire nelle rotazioni delle piantagioni, al fine di migliorare la fertilità del terreno e garantire una maggiore resa. Pertanto in ottica di un economia basata su materiale sostenibile riteniamo che investire sulla canapa sia una scelta redditizia e green-oriented.